U.C.A.S. - Ufficio Complicazioni Affari Semplici

J. Edgar Hoover Building, Washington [D.C.], Quartier Generale F.B.I.

« Older   Newer »
  Share  
Jayme Joe
view post Posted on 13/9/2008, 07:20




Jayme Joe dalla sala mensa, e incamminatasi per il corridoio, per un istante sperò di incrociare l'uomo che aveva conosciuto prima, o magari trovarlo ancora in balcone.
Parlare con lui era stato piacevole; non si erano dette grandi cose, ma almeno era riuscita ad essere diretta, sincera, cosa che non trovava proprio spontanea; doveva piuttosto "sforzarsi" e per questo usava esserlo solo in caso di necessità o serietà. Inoltre con lui non aveva provato quel disagio che invece con i suoi nuovi colleghi sembrava essere abituale. Sapeva che ogni cosa che diceva, faceva di lei un "bersaglio" di un immediato profilo psicologico.
Pareva che con loro non potesse avere una normale conversazione senza essere subito mal giudicata.

Camminava lentamente, non aveva fretta; aveva scelto di percorrere il corridoio apposta, in modo di avere tutto il tempo per pensare, senza sentirsi in dovere di parlare con qualcuno o rispondere a qualche stupida domanda.
Camminava, guardandosi ogni tanto i piedi mentre si muovevano, facendo rumore sul pavimento. Non udiva nessun altro suono...
Ad un tratto si fermò. Quel che vide, non era l'uomo che aveva conosciuto in balcone, no.
Non aveva nessuno di fronte, ma qualcuno era chiaramente seduto per terra alla sua sinistra.
Non ebbe l'istinto di alzare la testa e voltarsi a guardare. Rimase col capo chino sul pavimento pensando a chi poteva essere.
Solo in unsecondo momento girò di lato la testa.
Qualcosa aveva fatto scattare in lei una sorta di allarme, visibile anche dall'espressione dei suoi occhi.
" TOBIAS RENDALL!" disse, anzi urlò, tra se e se. Ma poi si corresse.
" O meglio... l'agente Rendall!!" pensò quasi innervosita, ricordandosi a come le aveva praticamente imposto di chiamarlo.
No... senza il praticamente ...

Solo allora si ricompose e si ritrovò di fronte a Rendall.
Ovviamente la cosa che fece istintivamente fu quella di girarsi subito ed andarsene.
Però fece solo qualche passo. Un paio forse.
Non aveva voglia; neanche la più minima delle intenzioni di scambiare anche solo un'altra parola con lui.
Prima ci aveva provato, e le era bastato. "Per il resto della vita"; fu quello che aveva pensato da quando l'avevano trascinata via da quel tavolo.
Ma di una cosa era certa. Avrebbe chiuso definitivamente con lui. Ancora prima di cominciare.
Voleva che gli fossero chiare delle cose. E le avrebbe chiarite subito, anche se quella discussione sarebbe stata terribile per entrambi.
Quella più dura alla quale si sarebbero imbattuti.
Letale forse, se le parole avessero potuto disintegrare una persona.
Sicuramente avrebbero subito delle conseguenze.
Uno sforzo emotivo impensabile, quasi insostenibile. Devastante...
In questo caso, avrebbe fatto uno sforzo. E che sforzo!
Tornò indietro decisa, decisa ad affrontarlo.
A parole s'intende...!



SPOILER (click to view)
...si lo so. Ne ho fatta una cosa a dir poco drammatica e tragica!!!!!! :/ini:
 
Top
Puchu Glenda
view post Posted on 13/9/2008, 08:15




Tobias non si era scomposto nel vedersi sorpreso seduto per terra in mezzo ad un corridoio, quasi che per lui essere lì fosse del tutto normale.
Al passaggio di JJ, buttò un'occhiata all'orologio, giusto per accorgersi che era l'ora di rientrare, e, distrattamente, si alzò.
La ragazza si era fermata e lo stava guardando.
Lui ricambiò lo sguardo con sorpresa, come a dire "Beh...?"
 
Top
Jayme Joe
view post Posted on 13/9/2008, 14:14




<< Senti Rendall, dottor Rendall, agente Rendall, o qulsiasi altro tipo di Rendall tu sia, mi dispiace per il modo in cui siamo partiti; ma non era certo mia intenzione metterti così tanta agitazione per averti detto due parole. E non montarti la testa, niente di personale. Pensavo solo che non sarebbe stato male relazionarsi con i colleghi, dato che sono qui da neanche due giorni. E mi sono anche accorta che qui nessuno si degna di far sentire i nuovi arrivati parte della squadra, quali sono, tantomeno cercare di evitare situazioni di disagio o imbarazzo. Anzi, è proprio il contrario; sembra che facciate di tutto per far sentire gli altri una vera merda. Come se qui dentro voi foste i soli a svolgere questo tipo di lavoro, mentre gli altri per voi sono solo dei pivelli, che neanche si immaginano quale sia il loro compito. E se qualcuno dimostra di amare quello che fa, allora accidenti, deve essere uno fuori di testa.
Era tanto per distrarci e prenderci un attimo di pausa almeno nel nostro unico momento libero, prima di riattaccare a lavorare. Una chiacchierata, senza dover per forza parlare di vittime e psicopatici.
Mi avete anche fatto capire che per voi, il fatto di trovarci qui e lavorare insieme sia un caso. Hanno voluto così perciò dobbiamo solo svolgere il nostro dovere e riuscire a sopportarci l'un l'altro.
Trovate fuori dal mondo instaurare un rapporto. Quindi niente fiducia reciproca, nessun interessamento per l'altro, niente "squadra" insomma. Sono convinta che neanche sappiate quale sia veramente il suo significato.
Beh, allora rassegnati. Non so quali siano i tuoi problemi, Rendall, ma senza tutto questo è impossibile andare avanti.
Lo troviamo difficile ora, figuriamoci quando ci troveremo ad affrontare dei problemi. Non tutti avranno il coraggio di continuare.
Sicuramente non da soli!! Non senza essere certi che l'altro crede e conta su di te e nelle tue capacità.
Ma tu probabilmente non comprendi niente di tutto questo, troppo preso a pensare solo a te stesso e fare di tutto per evitare chi ti sta accanto.
A volte mi chiedo se sono pazza io, o se sono pazzi gli altri...
Non sono mai riuscita a dare una risposta a questa domanda.
Ma forse è più semplice di quanto pensassi. Forse semplicemente non è la mia vita questa.
Forse... >>
Ce l'aveva fatta. Era riuscita a dire tutto. Si era sfogata; determinata, diretta. Per di più con quello strano di Rendall.
Ma a che prezzo... non sapeva bene neanche quello che provava in quel momento, dopo tutto quel discorso.
E questo era addirittura peggio di quanto si era immaginata.
E aveva la sensazione che non ne fosse valsa la pena...
Possibile che fosse stato tutto inutile???
Possibile...
 
Top
Puchu Glenda
view post Posted on 13/9/2008, 20:06




Tobias non battè ciglio.
La lasciò sfogare e nella sua testa, ad ogni parola di lei, faceva i suoi conti.
Era tranquillo.
Del resto aveva addosso una dose notevole di psicofarmaci: non poteva essere altrimenti. L'unico che aveva inclinato per un attimo la sua tranquillità era stato Tee.
Ma lui era lui e non un altro.
Fece intercorrere un attimo di silenzio prima di rispondere, poi la guardò con assoluta neutralità.
<<jayme Joe Kellaway>> disse <<lei soffre di un disturbo di personalità, lo sapeva? La mette a disagio il fatto di non ricevere attenzioni: probabilmente ne ha ricevute poche, o quelle che ha ricevuto erano distorte e sbagliate. Ma questo non dovrebbe portarla a estenerle sul lavoro, e mi sorprende che lei lo faccia, e che lo faccia con me. Perché lei è, nonostante quel che le ho appena detto, di fatto una donna piuttosto forte, e questo è innegabile anche ad un profilo elementare...>>
Fece una pausa, nella quale tolse gli occhiali e prese a lucidarli con un lembo della camicia, distrattamente.
<<ma lei mi ha fatto delle domande...e vuole da me delle risposte, credo...>>proseguì <<ed io invece ne faccio intanto una a lei. Cosa intende usando il "voi"? Io non sono "voi". Io sono io. Non posso rispondere per un altro. Lei mi dica cosa intende per "voi", e mi dica in cosa si riferiesce invece solo a me. E le prometto che le risponderò. Che ho una risposta per ogni sua domanda. No...>>
Altra pausa.
Tobias abbassò gli occhi in un gesto che sembrava di timidezza, o di disagio.
<<...non a tutte. A tutte tranne una. Perché se lei vuole sapere come mai ho tanta difficoltà a relazionarmi con chiunque, beh, questo davvero non lo so. O, se lo so, non sono in grado di dirlo perché ancora non l'ho messo in parole...O fa parte di quelle cose troppo difficili...>> esitò, e prese a balbettare leggermente <<c-così...d-difficili...che è meglio lasciarle nel silenzio p-per...per sopravvivere...>>
Si rimise gli occhiali, e tornò a guardarla in viso.
C'era profonda tristezza nel suo sguardo
 
Top
Jayme Joe
view post Posted on 14/9/2008, 11:21




JJ non riuscì a rispondere subito.
Doveva ancora assorbire le risposte di Rendall, ma soprattutto rifletterci sopra...
CITAZIONE
lei soffre di un disturbo di personalità, lo sapeva?

Lui le stava chiedendo se sapeva di soffrire di un disturbo della personalità...
si chiese che razza di domanda fosse; quella non era una cosa che avrebbe dovuto chiedere lui.
CITAZIONE
... La mette a disagio il fatto di non ricevere attenzioni: probabilmente ne ha ricevute poche, o quelle che ha ricevuto erano distorte e sbagliate.

Con che coraggio le diceva certe cose? Chi gli aveva dato il diritto di parlarle in questo modo??
Lei no di certo. Non gliel'avrebbe mai permesso.
Credeva di capire tutto, ma non capiva niente.
Neanche poteva immaginare cosa avesse passato e cosa costretta a subire.
Tutti questi anni a cercare di dimenticare tutto; di lasciarsi il passato alle spalle. E lui in un attimo era riuscito a far tornare indietro ogni cosa, ogni suo terribile ricordo, che era riuscita a scacciare solo dopo tanto tempo.
E pensare che all'inizio credeva di avere in pugno la situazione.
Non si aspettava una risposta del genere. Proprio no. L'aveva spiazzata.
Adesso si sentiva sconfitta; sconfitta e impotente.
Non riusciva a ribattere, a dire qualcosa che la giustificasse.
Neanche riusciva a guardarlo negli occhi. LEI...
Solo una volta nella vita le era capitato, ed era solo una bambina.
A quel senso di tristezza si aggiunse la rabbia; la rabbia per la quale ora non riusciva a trattenere le lacrime.
Si odiava per questo. Si odiava profondamente...

<< Io... >> non sapeva cos'altro dire. Non riusciva a parlare
<< io non... >> non ce la faceva a continuare la conversazione, era troppo sconvolta.
Si voltò e cominciò a ripercorrere il corridoio,quasi correndo.

Edited by Jayme Joe - 14/9/2008, 13:32
 
Top
Puchu Glenda
view post Posted on 14/9/2008, 13:18




E all'improvviso...
...quella ragazza aveva perso tutta l'aggressività con cui aveva cercato di imporre la sua presenza...
...come un castello di carta crollato ad un soffio di vento...
Tobias ebbe un brivido.
Davvero, gli uomini erano tutti sospesi su un filo...
...davvero, erano tutti a rischio di fare o di farsi del male...
Davvero, bisognava aver paura di se stessi.
Era così labile il confine tra sanità mentale e psicopatia, tra bontà e cattiveria, tra sincerità e violenza.
...
<<aspetta>>
Disse, con voce calma, pacata.
Poi affrettò il passo e la raggiunse, appoggiandole da dietro le mani sulle spalle, ma senza bloccarla in nessun modo: un appoggio soltanto, da cui lei avrebbe potuto liberarsi semplicemente facendo un passo avanti.
<<aspetta, per favore...>>
 
Top
Jayme Joe
view post Posted on 14/9/2008, 13:38




La ragazza si fermò, immobile, in mezzo al corridoio.
Sentiva la sua voce da dietro le spalle, così come il suo respiro.
Ancora però non se la sentiva di guardarlo in viso, di nuovo...
Si rimproverava di aver ceduto; di aver dato quel segno di debolezza.
Ma era pronta a scusarsi. A scusarsi con lui del tono forse eccessivo con cui gli si era rivolta.

<< Mi dispiace >> disse in un sussurro
<< scusa, scusami tanto >> continuò con voce flebile.

Avrebbe voluto tornare indietro nel tempo. Non di tanto, quel poco che bastava a riportarla a prima di quella dannata discussione.
 
Top
Puchu Glenda
view post Posted on 14/9/2008, 14:00




<<...io osservo la gente...>> fece lui, con voce neutra, quasi ignorando, lì per lì, le scuse della ragazza <<...e forse a forza di osservarla...forse per una dannazione...sento i loro squilibri. La linea di confine che ci seprara dagli individui a cui diamo la caccia...è così sottile...così sottile. Solo che la gente comune non riesce a vederla, ed io si...>> lasciò andare le mani lungo le spalle di lei, e poi le lasciò ricadere lungo i propri fianchi, inerti <<...ma non ci sono cose di cui ti devi scusare. Ognuno di noi ha il suo modo di esistere, e di rlazionarsi con gli altri. Va bene così...>> socchiuse gli occhi, abbozzando un sorriso triste <<va bene così...>> ripetè, quasi a se stesso.
 
Top
Jayme Joe
view post Posted on 14/9/2008, 14:30




Poco prima era stata lei a dire quano è brutto essere subito mal giudicate; giudicare prima di aver conosciuto a fondo una persona.
E lei per prima aveva pensato male di quel ragazzo. Solo per come aveva reagito alle sue parole.
Aggredirlo in quel modo, e probabilmente offenderlo per come aveva parlato...
In fondo questo non lo meritava. No, non se lo meritava affatto.
Era stata così precipitosa.
Aveva creduto che tutte le persone fossero in grado di relazionarsi con la gente e che in tutti ci fosse un pò di estroversione.
Quando proprio lei ne era sprovvista.
Far credere di essere ed essere veramente qualcuno sono due cose ben diverse.
Ma non sempre uno se ne rende conto...
 
Top
Puchu Glenda
view post Posted on 14/9/2008, 19:09




Tobias lasciò passare qualche minuto di silenzio, aspettando.
Non spettava a lui mettere in mezzo altre parole. Nè, in verità, aveva voglia di parlare. Come se il lasciarsi andare a quel piccolo brandello di privato lo avesse per un attimo svuotato delle energie.
Poi, ad un tratto, si mise le mani in tasca e fece un paio di passi avanti, andandosi a trovare di fianco a JJ.
<<penso che dobbiamo andare>> disse, senza guardarla negli occhi.
 
Top
Jayme Joe
view post Posted on 15/9/2008, 14:18




Jayme Joe si asciugò le lacrime con la manica destra.
<< Già. Lo penso anch'io... >> disse smettendo di piangere e abbozzando un piccolo sorriso.
<< Vado un attimo in bagno a sciacquarmi il viso e poi ti raggiungo subito. Tu vai pure... VADA pure... dottor Rendall >>

...
 
Top
Puchu Glenda
view post Posted on 15/9/2008, 14:39




Tobias si stroppicciò la testa.
<<non ti ho mai chiesto di chiamarmi "dottore". Non mi chiamano più così da quando non esercito più psicoterapia. E in verità...nessuno dei miei pazienti lo ha mai fatto. In carcere, o in istituto, la gente non si spreca certo coi titoli...>> avrebbe voluto sorridere anche lui, ma come al solito le sue labbra non reagirono <<ma è necessario che tu non usi mai più un diminutivo con me. N-non...emh...f-fanno...saltare le distanze. Ed io ho bisogno di questo. Di distanza. Per lavorare bene. Per esservi utile.>>
Scrollò le spalle e si avviò lentamente in sala riunioni.
 
Top
Jayme Joe
view post Posted on 16/9/2008, 14:15




Jayme Joe lo guardò allontanarsi finchè lo perse di vista, dopodichè entrò in bagno accostandosi a porta alle spalle.
Con le mani appoggiate al lavandino, si guardava seria allo specchio.
Aprì il rubinetto e lasciò scorrerere l'acqua per qualche istante, prima di raccoglierne un pò con le mani giunte.
Si sciacquò il viso con acqua gelida. La faceva sentire sempre meglio.
Ora si sentiva più tranquilla e "sveglia".
Continuò a fissarsi allo specchio con ancora la faccia bagnata. Dopo poco scoppiò in una risata.
Quel Tobias era proprio buffo!
Ma sapeva bene, e di questo ne era certa perchè l'aveva capito subito, che era un ragazzo veramente molto in gamba; prendeva molto sul serio il suo lavoro e ne era un vero esperto.
Se non altro gliel'aveva dimostrato...
Si asciugò in fretta e lasciò il bagno per andare in sala riunioni dove sicuramente la stavano aspettando già da un pò.
 
Top
Puchu Glenda
view post Posted on 26/10/2008, 13:35




Il Taxi scaricò Tobias davanti alla sede dell'FBI.
Il viaggio, affollato di troppi pensieri, lo aveva un po' stordito, e l'effetto della medicina gli aveva messo un po' di sonnolenza. Se non altro, però, gli aveva permesso di gestire al meglio il colloquio con Hankel...anche se non si poteva dire lo stesso di quello successivo con JJ.
Voleva vedere Tee, prima di tutto.
Si diresse verso la sala riunioni.


OT/ Cioppyna, dimmi tu...se non incontro nessuno vado a rmpere le palle a Tee...
 
Top
Cioppys
view post Posted on 26/10/2008, 17:10




[OT: aspetta, vedo di inventarmi qualcosa, anche perchè non è plausibile che tu e JJ ci mettiate meno a finire il vostro incarico rispetto agli altri che devono fare solo delle telefonate^^' ...]
 
Top
187 replies since 17/3/2008, 15:14   1384 views
  Share