Puchu Glenda |
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| Lui non fumava, ma gli piaceva vedere Tee farlo. Il suo supervisore, con una sigaretta in bocca o un bicchiere di wiskey in mano, aveva quell'aria rilassante che gli aveva sempre fatto bene. Fumava e beveva di riflesso, Tobias Rendall. <<scusami, Tee>> disse, d'un tratto <<io non sono fatto per stare in mezzo alla gente...e nei luoghi dove vive la gente che si può definire relativamente normale, almeno in base agli standard. Non so come faccio a fare questo lavoro insieme a voi...voglio dire, essere un'agente dell'FBI, anche se nell'unità comportamentale, significa possedere abilità relazionali ben precise, ed io non ne ho. Io riesco a interrogare un sospettato, ma non riesco a rispondere ad una collega che mi chiede di parlare di qualcosa che non sia strettamente professionale. Non sono così diverso da quel...Chow, l'agente della scientifica. Ma a differenza di lui, io ne sono consapevole e questo mi rende tutto più difficile. Come quando cerchi di controllare un movimento involontario, come il battito delle ciglia o il respiro. La conseguenza è che non ci riesci, e lo mandi in panne...>> emise un breve sospiro, sforzandosi di accennare un sorriso d'ironia <<davvero non so perché non hai accettato le mie dimissioni, quella volta...!>>
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